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Curare il mantello del Maltese

Curare il mantello del Maltese

Oggi cari amici e lettori di Tutto Zampe vi vogliamo offrire qualche consiglio utile su come curare il mantello del Maltese: una delle caratteristiche principali di questa razza canina è infatti il suo splendido mantello bianco, lungo e fluente, che deve essere tolettato con attenzione proprio per farlo splendere al meglio. Alla nascita i cuccioli presentano un mantello corto, di un paio di millimetri al massimo di lunghezza, bianco come la neve: è con il trascorrere del tempo che il mantello di infoltisce, diventando lungo proprio come i capelli di una persona.

La qualità del mantello del Maltese è ben definitiva anche negli standard che ne identificano la razza, e che devono essere seguiti per coloro che intendono partecipare a mostre ed esposizioni cinofile. Nello standard si specifica che il mantello del Maltese deve essere come una mantellina candida che aderisce al corpo setosa e lucida, dalla punta del tartufo alla punta della coda non lanosa né cotonosa, come una meravigliosa vestaglia bianca in pura seta cinese. Il mantello deve essere perfettamente liscio e strisciare al suolo, ben adeso al corpo del cane, mentre i ciuffi dovranno essere raccolti sopra la testa dell’animale domestico, in una o in due parti, per permettergli anche una migliore visuale.

Per curare il mantello del Maltese in maniera appropriata, ricordatevi di spazzolarlo almeno una volta al giorno, con particolare attenzione alle parti di pelo che tendono ad infoltirsi, come il sottopancia e la zona delle ascelle. E’ proprio in queste zone infatti che si potrebbe creare un maggiore attrito, dovuto ai movimenti del corpo del cane, quindi meglio spazzolarle con cura per garantire al Maltese una fluidità uniforme del pelo. Ovviamente nulla vi impedisce di tagliare il pelo del maltese in maniera diversa e corta, se volete che il vostro cane sia libero di correre e giocare: in questo caso non potrete ovviamente partecipare alle manifestazioni ufficiali, che prevedono il riferimento allo standard ufficiale.

Foto credits: Thinkstock

Fonte: Allevamento

 

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