Il controllo del tartaro nel gatto

Se avvertite un odore sgradevole, quando vi trovate vicino al vostro gatto, ma non riuscite a capire da dove provenga, provate a controllargli i denti per individuare segni di disturbi al cavo orale.
Le malattie dei denti e delle gengive sono molto più comuni di quanto si possa immaginare negli animali domestici, e possono essere causa di dolori anche forti se lasciate progredire senza intervenire con le cure del caso.

Nel caso del tartaro, le piccole porzioni di cibo e di batteri che lo formano, vanno ad attaccarsi ai denti del nostro amico a quattro zampe, provocando un’infiammazione alle gengive chiamata gengivite. Questa infiammazione può provocare emorragie, infezioni, dolore e, talvolta, la perdita dei denti. Le malattie dentali sono diagnosticabili dal veterinario con un semplice esame fisico sia nei cani che nei gatti e richiedono un intervento per correggere e prevenire il loro ripetersi.

L’avvelenamento da farmaci negli animali domestici

Una storia che ci arriva da oltreoceano e che invita alla riflessione, in quanto caso emblematico di tanti episodi simili che capitano a tanti proprietari di animali domestici di tutto il mondo. John D’Amato rientrò un po’ prima dal lavoro un giorno e trovò un flacone di ibuprofene vuoto riverso sul pavimento del soggiorno. Il suo cucciolo giaceva a terra in cattive condizioni: aveva ingerito i farmaci che l’uomo aveva lasciato accidentalmente sul tavolino basso del soggiorno, inghiottendo decine di pillole.

Il cane, un alano di 38 kg, è stato immediatamente trasportato in una clinica veterinaria vicino casa, dove lo staff sanitario gli ha fatto rigurgitare immediatamente i farmaci ingeriti, iniziando un trattamento con fluidi IV.
Pochi minuti di più al lavoro o una fila più lunga nel traffico sarebbero costate la vita al cane.
L’ingestione di farmaci da banco formulati per gli esseri umani sono di gran lunga la causa più frequente di intossicazioni degli animali da compagnia negli States.

I gatti sudano?

Quando la giornata è calda ed umida, ce ne accorgiamo sin dalle prime ore del mattino: è sufficiente raggiungere a piedi la nostra auto per ritrovarci già leggermente sudati, per non parlare di quando siamo coinvolti in attività più intense: il bagno di sudore è assicurato. Se è certo che gli umani sudano, che dire dei nostri animali domestici? I gatti, ad esempio, sudano?

Anche se la sudorazione può arrecarci disagio, in realtà è un metodo efficace del nostro corpo per regolare la temperatura interna. Le ghiandole sudoripare aiutano a regolare la temperatura corporea espellendo l’umidità calda attraverso la superficie della pelle (con il sudore), e provocando il raffreddamento dell’organismo. Poiché le ghiandole sudoripare sono situate su tutto il corpo umano, il raffreddamento avviene su una superficie di grandi dimensioni, per aiutare l’intero corpo a mantenersi fresco.
E i gatti come raffreddano i loro corpi?

Problemi di flatulenza nel gatto

Sebbene la produzione di gas sia una parte naturale del processo digestivo, alcuni animali ne producono più di altri e certamente non è molto piacevole, soprattutto se viviamo in un appartamento o se ci sono ospiti nei paraggi del gatto o del cane.

Per evitare il diffondersi di odori gradevoli, quando la flatulenza diventa eccessiva, bisogna risalire alle cause che la scatenano e cercare di arginare non l’espulsione di gas all’esterno, quanto piuttosto la formazione di gas all’interno dell’organismo del nostro amico a quattro zampe. Abbiamo già parlato di rimedi naturali alle erbe per arginare il disturbo negli animali domestici. Oggi ci occupiamo nello specifico di cosa fare quando la flatulenza colpisce il gatto.

Animali domestici e veterinario, parola d’ordine: comunicazione

Siete confusi su una diagnosi fatta al vostro animale domestico, insoddisfatti di una terapia prescritta? Se vi può consolare non siete gli unici. Non è raro infatti che, alla notizia della malattia del nostro cane o gatto, lo stress ci faccia tralasciare dettagli importanti e la rabbia prenda il sopravvento proprio con colui che deve aiutarci: il veterinario.

La parola d’ordine in questi casi è comunicazione, una buona comunicazione, molto dettagliata sui sintomi manifestati dall’animale, eventuali anomalie osservate nei suoi comportamenti abitudinari. Ecco alcuni suggerimenti per facilitare una buona comunicazione e per ottenere le risposte necessarie quando si tratta della cura dei nostri pets.

Il manto del gatto: cura e pulizia

Anche il manto del gatto, al pari di quello del cane, necessita di cure e di pulizia: occorrerà munirsi di una bella spazzola a denti stretti e non dura, realizzata in materiali naturali ed ergonomica, che riesca a penetrare efficacemente nel manto felino, districando i nodi presenti e rendendo il pelo soffice. Quando si spazzola il gatto sarebbe meglio seguire la direzione del pelo: questa regola però non vale per alcune razze feline, come persiano, exotic o gatto birmano, che invece richiedono un manto soffice e vaporoso.

La spazzolata dovrà essere un momento piacevole per il vostro gatto: non siate troppo energici nelle spazzolate ma nemmeno troppo superficiali. Il pelo deve essere districato ma il gatto non deve sentire dolore nè devono formarsi irritazioni al termine della tolettatura: cominciate dal capo, scendendo fino alla schiena, con un movimento costante e fermo. Anche pancia e fianchi dovranno essere strigliati mentre meglio lasciar stare le orecchie ed il muso, due parti del corpo che molti gatti non amano siano toccate. Per le femmine: attenzione ai capezzoli, non urtateli mentre spazzolate, potrebbero crearsi irritazioni.

Come già precisato il gatto deve vivere il momento della pulizia come un piacere e non come un incubo: meglio scegliere una parte della giornata in cui l’animale è tranquillo, come dopo i pasti, evitando di spazzolarlo al mattino presto o mentre è impegnato in altre attività. Sarebbe consigliabile abituare il gatto fin da piccolo alla pulizia, in modo che in età adulta risulti più docile.

Qualche rimedio per i disturbi digestivi

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Problemi di stomaco, stipsi e diarrea si sa, sono i primi sintomi che indicano uno stato di salute precario negli animali, così come nell’uomo, e una probabile dieta non equilibrata. Dopo aver preparato loro una camomilla lenitiva e aver controllato se entro le ventiquattro ore si notano o meno dei miglioramenti, si può decidere di rivolgersi ad uno specialista, valutando di volta in volta la serietà del caso ma non sottovalutandolo mai. Nella stragrande maggioranza delle situazioni, comunque, non si tratta di nulla di grave e magari basta soltanto modificare le abitudini in tema di cibo del pet e tutto si risolverà in breve tempo. Questo anche per quanto riguarda le flatulenze eventuali. In tal senso, bisogna ricordare che i cibi che notoriamente causano gonfiori sono i cavoli, i broccoli e le brassicacee in generale, così come il latte ed i legumi.

Prevenire i parassiti negli animali

animali

Se parliamo di ascaridi, anchilostomi e tenie, probabilmente, non soltanto i veterinari capiranno che si tratta di parassiti che rischiano di rendere fastidiosa la vita quotidiana dei nostri amici a quattro zampe. I problemi di salute che possono provocare, infatti, a volte sono piuttosto seri, soprattutto se vengono trascurati o curati in ritardo. La prevenzione, come sempre, è l’arma migliore e, in questo senso, quindi, meglio rinforzare in anticipo il sistema immunitario del cane. Meglio ancora, è fare controllare da uno specialista due volte all’anno che il proprio pet non abbia ricevuto la “visita” di questi non graditi esseri viventi. I primi segni di infestazione sono i vermi nelle feci, la diarrea, il vomito o la letargia e, in questo caso, è meglio rivolgersi ad uno specialista.

Rimedi naturali per i piccoli disturbi dei cani e dei gatti

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Le infezioni, le allergie e le irritazioni, purtroppo, non conoscono stagioni e neppure specie e gli amici a quattro zampe sono soggetti a questi piccoli disagi esattamente come gli esseri umani. Per ogni disturbo, però, non è il caso di correre dal veterinario, soprattutto se non si tratta di nulla che abbia una qualche rilevanza medica e, molto spesso, i classici rimedi della nonna sono persino risolutivi del caso. Ma se non siete sicuri o avete paura di sbagliare, allora meglio chiedere consiglio ad uno specialista.

Piante medicinali per curare la dissenteria negli amici a quattro zampe

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No, non è solo una “moda” più o meno seguita e più o meno moderna, quella di curare i propri animali con le piante medicinali o con i rimedi naturali. Certo non è mai il caso, per la salute di un pet, affidarsi solo ed esclusivamente a queste alternative ed, ovviamente, in caso di malattie o disturbi seri, è sempre dal veterinario che bisogna correre. Tuttavia, per le situazioni più lievi che migliorano facilmente, si può provare seguendo i vecchi quanto efficaci “consigli della nonna”. Una cosa da sapere e per la quale prestare grande attenzione, per esempio, sono gli effetti indesiderati, perchè qualche volta possono interagire con altri medicinali, quindi meglio informare lo specialista se ci si sta muovendo in questa direzione. Le erbe, infatti, contengono dei principi attivi in rari casi anche pericolosi se non usati bene. I fitoterapici, per esempio, contengono solamente degli estratti di vegetali e vanno mischiati al cibo.

Curare morsi e punture negli amici a quattro zampe

cagnolini

Prodotti naturali come l’echinacea, possono essere molto indicati per curare piccole punture o morsi di insetto in un amico a quattro zampe. Il veterinario, però, va contattato immediatamente se la ferita comincia ad essere profonda e si lacera. Molto dolorosi, poi, sono gli attacchi di api e vespe ed, inoltre, le irritazioni sulla pelle se non curate in tempo possono infettarsi e far stare molto male l’animale. Per questo non bisogna mai sottovalutarli. Nei casi più gravi, inoltre, si può assistere a casi di reazione allergica, con tanto di vomito, letargia e debolezza e, in quel caso, ovviamente, bisogna subito correre da uno specialista.

Malattie estive del gatto: la tularemia

malattie gatto

In estate i gatti possono contrarre la tularemia, un’infezione batterica originaria dei conigli che può essere anche trasmessa all’uomo mediante graffi e morsi del gatto, oppure attraverso le zecche infette.

Il rischio che il gatto contragga questa malattia è più alto in estate e in primavera; di solito i gatti prendono questa malattia se mangiano un coniglio infetto, oppure se vengono morsi da una zecca che in passato si era nutrita del sangue di un coniglio infetto.

Cosa fare se il gatto è aggressivo

gatto aggressivoL’aggressività nel gatto è uno dei disturbi del comportamento più comuni, secondo soltanto alla minzione inappropriata.
Bisogna operare dei distinguo sulle cause che portano il nostro micio ad aggredire noi o altri gatti e sulla modalità (e gravità) di graffi e morsi. Nel caso di gattini è naturale, infatti, che alcune forme di giocosità un po’ estreme, come la lotta con i fratellini, possano sfociare in comportamenti definibili aggressivi. Il gioco, tuttavia, non ha come scopo il ferimento di un altro gatto, bensì è una semplice interazione sociale. Occhio dunque che non degeneri perché, questo comportamento, tra gattini, è tutt’altro che lecito e privo di rischi.

Per quanto riguarda i gatti adulti, possono aggredirsi per problemi territoriali o lottare per la conquista di una gatta o ancora essere particolarmente violenti nella dominanza sessuale, infastidendo la nostra micia. O ancora essere aggressivi, senza apparentemente una giusta causa, con voi o con un altro membro della famiglia, magari i vostri bambini.

La salute del gatto in estate

gatto estateSe siete tra i proprietari che d’estate portano in vacanza il gatto e lo lasciano libero di esplorare il mondo esterno, è bene sapere che ci sono dei rischi in agguato e che, malgrado l’istinto di sopravvivenza del nostro amico a quattro zampe sia molto sviluppato, trascorrendo il resto dell’anno tra quattro mura, non sempre è preparato alla vita all’aria aperta.

E’ il caso ad esempio di interazioni (e aggressioni) con gatti selvatici, che potrebbero esporlo a tafferugli e a infezioni e malattie.
Fate sempre un salto dal veterinario prima di partire e chiedetegli un kit di pronto soccorso, con i principali farmaci e garze di cui potreste aver bisogno in caso di emergenza,  e anche per verificare che il gatto abbia fatto tutte le vaccinazioni del caso e sia protetto contro le malattie diffuse nell’area di villeggiatura (indicatela al veterinario, lui saprà consigliarvi su come premunirvi).