Iperparatiroidismo secondario nutrizionale nel cane

L’iperparatiroidismo secondario nutrizionale nel cane è un disturbo nutrizionale/metabolico causato da un aumento dei livelli dell’ormone paratiroideo (PTH). Solitamente l’innalzamento dei valori ormonali è secondario ad un problema di malnutrizione. Si tratta infatti della normale risposta dell’organismo che compensa in questo modo l’ipocalcemia ovvero tassi troppo bassi di calcio.

Una dieta inadeguata dal punto di vista nutrizionale stimola un aumento del PTH a causa dei bassi livelli di calcio, dell’alto contenuto di fosfati e di valori ridotti al minimo di vitamina D.

Questo disturbo colpisce sia i maschi che le femmine del cane ed animali di tutte le età, anche se è molto più comune che si verifichi negli esemplari giovani. Può colpire tutte le razze.

Ipercalcemia nel cane

L’ipercalcemia nel cane si riferisce ad una concentrazione elevata di calcio nel sangue. Le concentrazioni di calcio nel sangue sono misurate in milligrammi (mg) per decilitro (dl). Nei cani adulti i valori norma sono di circa 9,0-11,6 mg / dl. Nei cuccioli la concentrazione ematica normale di calcio può essere leggermente superiore. Le concentrazioni di calcio nel sangue sopra i 13,0 mg / dl sono considerate anormali e bisogna individuarne la causa e procedere con il trattamento.

A volte i laboratori di analisi registrano erroneamente alte concentrazioni di calcio nel sangue a causa dei campioni con un alto contenuto di grassi (lipemia) prelevati subito dopo il pasto o del rilascio di emoglobina dai globuli rossi durante l’esame del sangue (emolisi).
O ancora di alcuni anticoagulanti e detergenti utilizzati per la pulizia della vetreria di laboratorio.

La disidratazione è una situazione clinica comune che può portare a concentrazioni leggermente aumentate di calcio nel sangue. Il cane deve essere dunque reidratato prima di procedere con le analisi.

Cuccioli ricevuti in regalo, dopo le feste è tempo di vaccinazioni

Se avete ricevuto un cucciolo per Natale, non dimenticate che dovete fargli un importante regalo proprio a feste finite: vaccinarlo. I cani a 4-5 mesi di età hanno bisogno di protezione contro molte malattie infettive.
Se il cucciolo che avete ricevuto è più grande, informatevi se queste vaccinazioni non siano già state effettuate.

Tra le vaccinazioni più comuni ed importanti figura quella contro il parvovirus, una malattia molto contagiosa che provoca vomito, diarrea e mette in pericolo la vita dell’animale.
E’ una delle più gravi malattie contagiose per i cuccioli, che sopprime il sistema immunitario e può essere fatale anche se trattata. Rottweiler, Dobermann Pinscher e Pit Bull sembrano essere più sensibili di altre razze.

Discutete con il vostro veterinario su quali siano le vaccinazioni di cui necessita il vostro cucciolo, anche in base alle malattie e ai parassiti diffusi  nella vostra area di residenza.

Milano: quì i primi animali con tessera sanitaria magnetica

Gli animali dei milanesi saranno i primi in Italia ad avere una loro tessera sanitaria magnetica: il Comune guidato da Letizia Moratti è stato infatti il primo ad aderire ad Amico Pets, il progetto del ministero della Salute per la schedatura digitale delle cartelle cliniche veterinarie. Il primo cittadino ha dato l’annuncio pochi giorni fa dell’arrivo in città della nuova card che potrà essere ritirata presso l’ambulatorio del proprio veterinario a un costo annuo di 28 euro.

Il chip della tessera contiene tutta la storia clinica dell’animale, con l’elenco delle malattie e delle vaccinazioni, e condivide queste informazioni con un database di tutta la popolazione animale censita dai veterinari. Il proprietario dell’animale una volta collegato vedrà tutta la scheda del proprio micio e cane, con tutti i dati che potranno essere visionati anche da altri veterinari qualora ciò sia necessario. Dice in proposito il sindaco Letizia Moratti:

A Milano sono oltre 100 mila le famiglie che hanno un animale  e sono contenta di poter loro annunciare che la nostra città è la prima in Italia per un’iniziativa così importante per la tutela della salute dei nostri piccoli amici. Questa tessera sarà anche di aiuto ai proprietari nel sentirsi maggiormente responsabili della salute dei propri animali.

Diabete nel cane, la curva glicemica

diabete cani,

Il diabete mellito è un disturbo della regolazione degli zuccheri nel sangue molto diffuso, comune ad uomini e tuttozampe. Similmente a quanto avviene nelle persone, anche gli animali domestici diabetici in numerosi casi sono costretti a sottoporsi ad iniezioni quotidiane di insulina.

La difficoltà nasce spesso nell’individuare la giusta tipologia, il corretto dosaggio e la frequenza di somministrazione appropriata. Come per le persone diabetiche, ogni animale è diverso dall’altro. Una posologia inadeguata ha gravi conseguenze ma anche dosi eccessive possono causare debolezza, coma e morte.

Uno dei modi migliori per determinare la dose ottimale di insulina in un animale domestico è la curva glicemica. In questo test, la misurazione dei livelli di glucosio avviene ripetutatamente nell’arco di 24 ore, per determinare, dopo l’iniezione, come agisce l’insulina, in quanto tempo, quanto a lungo ha effetto sul cane. Con i dati raccolti a più riprese sui tassi di zuccheri nel sangue si crea una curva, detta appunto glicemica, che fornisce al veterinario informazioni preziose ed un quadro chiaro su come gestire il diabete.

Pulizia delle orecchie del cane

Una buona pulizia delle orecchie del cane è vivemente consigliata, una volta ogni tanto salvo diverse indicazioni del veterinario, per evitare gli accumuli di cerume e prevenire l’insorgenza di otiti o altre malattie infettive del cavo auricolare. Tenete presente che l’orecchio del cane ha una struttura complessa, piena di curve e molto sentibile: è sconsigliato pertanto utilizzare dei bastoncini di cotton fioc che potrebbero fare male al nostro amico a quattro zampe.

Per la pulizia interna delle orecchie del cane occorre utilizzare un’apposita soluzione, che viene venduta in un boccettino con beccuccio morbido per non provocare dolore al cane. Insderite alcune gocce di soluzione all’interno del canale uditivo e massaggiate un pochino le orecchie, per far rilassare il vostro amico e tranquillizzarlo: solitaqmente e se non vi sono delle patologie in atto, si tratta di una operazione piuttosto semplice e gradita dal pet.

Terminata l’operazione, asciugate le orecchie del cane per evitare che vi siano tracce di umido: in un paio di giorni la soluzione applicata dovrebbe pulire le orecchie raccogliendo il cerume in eccesso che poi verrà eliminato con alcune scrollate di orecchie. Ecco che le orecchie di Fido sono pulite come si deve! Controllate sempre che le stesse non emanino cattivo odore: anche questo è un segnale di squilibrio. Il cattivo odore potrebbe infatti celare un’infezione batterica in corso, meglio rivolgersi al veterinario per adottare la soluzione medica migliore da applicare.

Pelo lucido per il cane: l’importanza degli acidi grassi

Il vostro cane ha il pelo un pò spento e poco lucido? Ci sono molti rimedi per renderlo splendente ed in perfetta forma. Tenete a mente che molto dipende da una giusta alimentazione e dallo stato di salute del cane:  sono gli acidi grassi essenziali i responsabili dello stato ottimale del pelo dei nostri amici, che purtroppo non sempre vengono sintetizzati in modo corretto dall’organismo.

Una carenza di questi acidi provoca una cute secca e squamosa e un intenso prurito che spinge il nostro animale domestico a grattarsi fino a procurarsi delle piccole ferite che possono infettarsi e peggiorare la situazione. Tutto ciò comporta la caduta di pelo, gonfiore e arrossamenti. Diventa allora necessario introdurre nell’alimentazione dei nostri animali domestici gli acidi grassi, attraverso la somministrazione di integratori che contengono acido gamma linolenico (GLA).

Il GLA è un acido grasso omega-6 che si trova in natura negli oli naturali di semi di piante e di borragine nelle carni e negli estratti di pesce. Per rendere il pelo di cani e gatti lucido, folto e pulito basta frizionarlo con acqua e aceto di mele (un cucchiaio in una tazza). Metodo che si è dimostrato efficacissimo sul manto dei gatti persiani. Se il pelo è opaco, possiamo renderlo lucido anche mettendo in infusione, per circa dieci minuti, un cucchiaino di rosmarino (fresco o essiccato) in mezzo litro di acqua bollente.

Idroterapia nei cani

L’idroterapia è efficace anche per i cani. La combinazione dell’acqua con i massaggi è una pratica comune ed efficace per ridurre il dolore, l’infiammazione e facilitare il movimento. L’idroterapia è semplice e facile da eseguire, e soprattutto non richiede farmaci o attrezzature costose.

Nei cani può essere prescritta per diverse malattie e disturbi, sia acuti che cronici. Spesso è utilizzata su una gamba o una zampa per ridurre il dolore e il gonfiore e per aumentare la circolazione. Ad esempio quando il cane subisce un infortunio che provoca gonfiore, come una puntura d’ape, il morso di un ragno o morsi di serpente.

Il gonfiore può anche derivare da un infortunio costrittivo, ovvero quando il cane viene stretto troppo nella morsa del guinzaglio e il flusso di sangue alla zampa o all’arto rimane bloccato.

Lupus eritematoso discoide nel cane

Il lupus eritematoso discoide nel cane viene considerato una forma benigna del lupus sistemico, una malattia autoimmune. Le malattie autoimmuni sono quelle in cui il sistema immunitario inizia ad attaccare i componenti normali del corpo producendo anticorpi contro se stesso. Il motivo esatto per cui si sviluppano malattie autoimmuni è sconosciuto, ma si ipotizza che la genetica giochi un ruolo importante.

Il lupus discoide è limitato alla pelle e può colpire sia le persone che i cani. Nei cani, sono il volto ed in particolare il naso le zone comunemente interessate, e l’esposizione diretta al sole sembra aggravare i sintomi clinici.
Alcune razze di cani sono a maggior rischio, tra cui Collie, pastori tedeschi, e Husky.
La malattia inizia con la perdita di pigmentazione, per esempio, un naso nero può acquistare un colore grigio, poi prosegue nella distruzione del tessuto e, in casi più avanzati, si formano ulcere e/o croste.

Questa malattia è benigna e gli animali sono sani. La perdita di pigmentazione, tuttavia, predispone gli animali colpiti ai danni del sole, e in rari casi può portare allo sviluppo di cancro della pelle (carcinoma a cellule squamose). La gravità della malattia è variabile. In alcuni animali la malattia è lieve e ha un andamento crescente e calante, mentre in altri la malattia è più aggressiva, con conseguente distruzione di una parte del naso. I casi gravi richiedono un trattamento che di solito dura tutta la vita.

Trichiasi nel cane

La trichiasi è un disturbo più comune nei cani che nei gatti, caratterizzato dal contatto dei peli con la cornea o la mucosa della palpebra. Colpisce più spesso gli esemplari di giovane età.

La trichiasi è inoltre più comune in quelle razze di cani che presentano il naso schiacciato e/o in quei cani che hanno gli occhi sporgenti, come il pechinese, lo Shih Tzu, il Lhasa Apso ed il Bulldog. Una maggiore incidenza del disturbo si osserva anche nelle razze di cani ai quali crescono i peli, di dimensioni lunghe, intorno agli occhi, per fare solo un esempio nel Cocker Spaniel Americano.

Cause generali

  • La crescita verso l’interno dei peli laddove le due palpebre si incontrano, vicino al naso, conosciuta anche come trichiasi cantale mediale o entropion.
  • L’assenza di una parte della palpebra superiore.
  • Pieghe nasali sporgenti nelle razze brachicefalo (dal naso corto).
  • Lunghe ciglia superiori e peli sul viso.
  • Trichiasi secondaria a traumi alla palpebra o cicatrici della palpebra dopo un intervento chirurgico.

Piodermite giovanile nel cane

Si tratta di un disturbo che colpisce i cuccioli di meno di quattro mesi di età e non è completamente noto. Oltre che sotto il nome di piodermite giovanile, può essere indicata anche come cellulite giovanile e linfoadenite.

La malattia è una dermatite pustolosa che genera croste o infiammazione della pelle e che si verifica generalmente nei cuccioli di meno di tre o quattro mesi di età. Le pustole di solito sono presenti sul muso, all’interno dell’orecchio ed ai margini delle labbra. Il gonfiore del muso, in particolare, può essere alquanto evidente e creare seri disagi all’animale. Molti cani presentano contemporaneamente anche gonfiore dei linfonodi.

I cuccioli si sentono depressi e possono avere la febbre e sviluppare dolori articolari. Questa malattia non è un’infezione batterica, ma più una sorta di ipersensibilità o disfunzione immunitaria, per questo non risponde alla semplice terapia antibiotica ma necessita spesso anche di una terapia a base di steroidi. La causa esatta non è nota. Non sono stati infatti isolati agenti batterici, funghi o virus dai linfonodi dei cani colpiti.

Ipersalivazione nel cane

Ptialismo è il termine usato per descrivere l’eccessiva salivazione nel cane. Può essere considerato un fenomeno normale in certi esemplari, ad esempio in alcune razze grandi che possono salivare eccessivamente a causa della conformazione delle labbra e della bocca, come l’alano.

Altri cani potrebbero avere un aumento della salivazione associata a determinati stimoli, per esempio l’odore del cibo, l’eccitazione o l’ambiente caldo e umido. Tuttavia, quando si tratta di un evento improvviso che persiste per un lungo periodo di tempo, di solito è associato a qualche malattia o infortunio.

Cause

  • Stomatite (malattia infiammatoria delle membrane mucose orali)
  • Lesioni alla cavità orale ed alla lingua
  • Il contatto con sostanze caustiche (punture di insetti o sostanze chimiche)
  • Ulcere e abrasioni alla bocca e alla lingua
  • Corpi estranei o tumori
  • Danno neurologico che provoca difficoltà nella masticazione o nella deglutizione
  • Nausea
  • Alcuni disturbi del metabolismo

Artrite, la fisioterapia che funziona meglio sui cani

L’artrite, in noi bipedi è associata ad un disagio considerevole provocato dalla difficoltà nel compiere attività semplici come passeggiare, salire le scale, azioni quotidiane che diventano improvvisamente difficili e dolorose. Sono molti, fortunatamente, i trattamenti disponibili e solitamente comportano una combinazione di farmaci e di fisioterapia che, pur non riuscendo a curare il disturbo, allieva i sintomi responsabili di un peggioramento nella qualità della vita.

Gli animali domestici, cani e gatti in primis hanno molte malattie in comune con noi umani, tra cui appunto l’artrite. I cani, ad esempio, solitamente accompagnano i padroni in passeggiate che includono anche salire le scale e altre attività che possono diventare difficoltose. E anche per i nostri amici a quattro zampe, il trattamento si basa sia sull’uso di farmaci antidolorifici che sulla fisioterapia. Gli obiettivi della riabilitazione, nei cani come negli umani, sono diminuire il dolore e migliorare la funzionalità delle articolazioni interessate e degli arti.

Peter Holler dell’Università di Medicina Veterinaria di Vienna ha studiato l’impatto dei vari esercizi di fisioterapia sui cani, in uno studio pubblicato sul Journal of Veterinary Research.

La fisioterapia per cani: il centro Riabilitaria

Dopo un intervento chirurgico o un incidente automobilistico in genere c’è sempre bisogno della riabilitazione per riacquistare la piena funzione degli arti o di altri parti del corpo e in questo processo le sedute di fisioterapia sono assolutamente necessarie; queste sedute, come sono utili per l’uomo lo sono anche per i cani.

Con questo spirito è nato il centro “Riabilitaria”, una struttura che si occupa della riabilitazione dei cani; il centro, che si trova a Torino, è stato ideato da due veterinarie, la dottoressa Francesca Basili e la dottoressa Francesca Cazzola, direttore sanitario del centro e vice presidente dal 2003 della Società specialistica di fisioterapia e riabilitazione motoria veterinaria, e dal dottor Carlo Miola.

Oltre ad un bellissimo giardino, sono a disposizione dei pazienti a quattro zampe tre sale attrezzate con diversi strumenti fisioterapici, come il tapis roulant nell’acqua e la tecar, oltre a tanti giochi ad hoc per i cani. C’è anche il reparto per le degenze, in quanto chi vive fuori Torino può lasciare al centro i propri cani in modo da farli tornare in forma tranquillamente e nel modo più sereno possibile.