La curiosa storia del pitone che controllava la droga

No, non è una favola: del resto non fa sognare e immaginare storie mitiche e leggendarie. E’ la cruda realtà di come l’uomo, quotidianamente, trovi il modo di sfruttare creature seppure pericolose ma pur sempre indifese, per i propri indegni scopi. Questa volta più che un amico a quattro zampe, protagonista del racconto, purtroppo verissimo, è un pitone albino che piuttosto che strisciare nei terreni all’aria aperta, alla ricerca di una preda, era costretto a fare da guardiano alla droga. Originario della Guinea, il rettile, non si trovava neppure a suo agio con le nostre temperature, ma era cosretto a soffrire, anche perchè i suoi proprietari, dato il grande valore economico, non l’avrebbero mai lasciato scappare.

Cosa fare per soccorrere un animale ferito o vagante

Proprio in occasione del ponte di Ferragosto è molto frequente imbattersi in animali vaganti, feriti o abbandonati; una delle novità introdotte dal nuovo codice della strada è l’obbligo di soccorso per gli animali. Ecco quindi come comportarsi nel caso in cui troviate un animale ferito o in difficoltà

Nel caso di cani e gatti feriti

Se trovate un cane o un gatto ferito dovete cercare di avvicinarlo con molta cautela e calma e chiamare il Servizio Veterinario della Asl di competenza territoriale che dovrà intervenire anche di notte e durante i giorni festivi

Animali domestici e selvatici in difficoltà  

Se gli animali domestici non sono feriti ma in una situazione difficile come ad esempio, sono rimasti bloccati sopra al tetto oppure in cima ad un albero, dovete chiamare i Vigili del Fuoco al numero 115; la stessa procedura è efficace anche se ad essere in difficoltà è un animale selvatico.

Denunciato sito, dove si trovavano ricette per cucinare i gatti

Il sito in questione si chiamava www.mangiagatti.com e in poche ore, ovviamente, gli ideatori sono stati convinti a fare sparire dalla rete quelle ricette che invitavano a nutrirsi dei felini domestici, tanto amati dagli italiani. La denuncia penale è arrivata da parte dell’associazione animalista Aidaa, che non va mai in vacanza e si batte quotidianamente per la difesa delle creature più deboli, nella speranza che presto non si verifichnbo più casi di maltrattamenti. I modi di preparazione ricalcavano quelli della carne tradizioale e i mici si potevano preparare in salmì, in agrodolce, ai pinoli o spalmati sui crostini. La sola lettura era agghiacciante e non sonno stati pochi coloro che si sono imbattuti tra le pagine del raccapricciante blog.

Il Disc Dog, uno sport che unisce

Il disc dog è una nuova disciplina svolta dall’uomo insieme al proprio animale a quattro zampe: sostanzialmente il disc dog è il gioco del fresbee praticato con il proprio cane. Il fresbee viene lanciato dal proprietario al cane il quale cercherà di prenderlo al volo, per poi riportarlo e ricominciare da capo. Si tratta di una disciplina estremamente divertente che può essere praticata da qualunque cane, sia di razza che non, adulto o cucciolone: occorre solamente che l’animale sia in buona forma fisica e tanta pazienza e volontà.

L’allenamento è molto importante per far stabilire un buon rapporto tra il conduttore e l’amico a quattro zampe: il lancio del disco viene effettuato prima a breve distanza, poi mano a mano che il cane diventa esperto la distanza aumenterà fino a farlo passare sopra la sua testa. Il cane dovrà essere in grado di seguire il disco e istintivamente afferrarlo, riportandolo alla base. Man mano che l’esperienza aumenta, potranno anche essere inserite coreografie di free style studiate appositamente per la coppia cane-uomo.

Prima di iniziare a pratica il disc dog occorre un buon periodo di riscaldamento, per evitare l’insorgere di spiacevoli problemi. Nel mondo sono diversi gli eventi di tale disciplina organizzati, come ad esempio il The Frisbee Dog World Championship, The UFO World Cup Series, European Championship in dogfrisbee e molti altri ancora.

Agriturismi: meta preferita da coloro che partono con cani al seguito

Per fortuna non tutti i padroni d’estate maltrattano o abbandonano i propri amici a quattro zampe e ci sono anche quelli che, piuttosto che lasciarli in una struttura adeguata, ma pur sempre lontani da loro, o affidarli ai propri cari, decidono di portarli in vacanza proprio perchè anche queste piccole creature fanno parte del nucleo familiare. Coloro che non si spostano soltanto con coniugi e figli o fidanzati, di solito, preferisconno affittare una casa per un paio di settimane al massimo o, meglio, sono sempre di più coloro che prenotano all’interno di un agriturismo per vivere in mezzo alla natura e lontani dal traffico e dai pensieri quotidiani.

Nozze in un rifugio per animali

In Florida una giovane coppia ha deciso di sposarsi all’interno di un rifugio per animali, il Sun Coast Animal League di Palm Harbor, ed hanno invitato al banchetto di nozze anche sei gatti. Mary Lyn e James Marino, questi i nomi dei novelli sposi hanno dichiarato a proposito della bizzarre scelta:

Abitavamo già insieme a avevamo tutto a casa, così abbiamo chiesto agli invitati di regalarci soldi e li abbiamo devoluti tutti in beneficienza al rifugio. Abbiamo portato sei gatti al banchetto nuziale che si sono rimpinzati di cibo e di coccole. I cani purtroppo sarebbero stati troppo impegnativi, ma abbiamo deciso che organizzeremo un’altra festa proprio al rifugio, per tutti gli animali!

La damigella d’onore della sposa è stata una gatta che è stata adottata dalla coppia lo stesso giorno delle nozze, insieme a un gattino orfano di tre mesi: gli invitati, perplessi, si sono poi lasciati andare ad applausi e qualche lacrimuccia, contenti del ben gesto compiuto da Mary Lyn e James.

Perché ai gatti piace stare in alto?

Se non trovate il vostro micio da nessuna parte, provate a guardare in alto. Accovacciato sulla televisione, piuttosto che appollaiato sul frigorifero, quando siamo molto fortunati sul suo trespolo personale. E’ un fatto risaputo che ai gatti piaccia stare in alto, scovare cantucci della casa un gradino più su di tutti gli altri e dominare, con lo sguardo, il mondo rimasto sotto.
Se tutti sanno che al gatto piacciono le postazioni in alto, non tutti forse sanno perché il nostro affascinante felino domestico si senta così a suo agio lassù.

L’istinto gioca un ruolo fondamentale nel determinare questa tipica tendenza dei felini. I gatti sono mammiferi esperti nell’arrampicarsi sugli alberi, che discendono da Proailurus, il primo gatto vero, circa 34 milioni di anni fa. I primi gatti erano cacciatori e molti di loro vivevano nella foresta pluviale. I loro artigli gli hanno permesso di sopravvivere e di scalare abilmente, fuggendo e mettendosi in sicurezza sugli alberi o salendo ad appostarsi per meglio osservare le prede. In altre parole, l’arrampicata ha valore di sopravvivenza ed è diventato un modus vivendi per i gatti.

La Brambilla si difende: non ho mai parlato di abolizione del Palio di Siena

La polemica sembra non finire più e sta coinvolgendo i cavalli e le persone in un botta e risposta continuo. Da un lato, infatti, c’è il ministro del Turismo, Michela Bittoria Brambilla e dall’altra i cittadini, soprattutto quelli di Siena. Nei giorni scorsi, infatti, lei aveva detto che va bene mantenere vive certe tradizioni in città e paesi, ma queste non devono mai coincidere con maltrattamenti ai danni degli animali. Sono troppe, infatti, ancora oggi, le manifestazioni dove esemplari a quattro zampe sono costretti ad assecondare il volere dell’uomo e ad esibirsi fino allo sfinimento, in una vergognosa mancanza di rispetto della loro dignità. A Siena questo discorso aveva avuto una grande eco e persino il sindaco si era sentito chiamato in causa, confermando che la frecciatina era rivolta al Palio della città, vero simbolo toscano e non sussisteva il reato ma si trattava soltanto una mossa per colpire una kemesse storica. Adesso la Brambilla risponde in questa sua precisa ricognizione delle feste popolari.

Vacanza da bollino nero anche per gli animali

Fine settimana da bollino nero anche per gli animali in vacanza al seguito delle famiglie: secondo le stime del movimento del turismo delle famiglie con animali di Aidaa saranno infatti circa 800.000 gli animali che si sono messi o si metteranno in viaggio al seguito delle loro famiglie verso le località di vacanza. In particolare si tratta di circa 750.000 cani diretti verso le località turistiche, dei quali circa 700.000 trasportati in auto, mentre 50.000 arriveranno in treno, aereo o con altri mezzi.

Per quanto riguarda i gatti, si prevede che siano circa 40.000 quelli in viaggio con la famiglia, comodamente al sicuro in appositi trasportini. Le vacanze degli amici a quattro zampe quest’anno dureranno mediamente nove giorni (rispetto ai dieci dello scorso anno) e gli esperti prevedono che complessivamente nell’arco dell’estate saranno circa quattro milioni gli animali che andranno in vacanza, con una spesa complessiva di oltre trecento milioni di euro. Oltre alla spesa per la famiglia infatti va aggiunta quella per l’animale: molto alberghi applicano una sovra tassa, ombrellone o ingresso in spiaggia, cibo, giocattoli, medicinali.

Saranno circa 600.000 cani e 180.000 gatti che passeranno la settimana di vacanza in una pensione a loro dedicata con una spesa complessiva di circa dieci milioni di euro. A questi già citati occorrerà poi aggiungere i circa 400.000 cani e 100.000 gatti che saranno lasciati alla cura di dog e cat-sitter o amici e parenti, per i quali i padroni sborseranno complessivamente venti milioni di euro per la loro gestione nel periodo di vacanza.

Si ai palii solo se non fanno soffrire gli animali

I palii possono essere organizzati ancora, ma gli animali non devono soffrire per maltrattamenti o affaticamenti eccessivi durante le gare. Lo conferma il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, da sempre una grande animalista che difende a spada tratta il benessere di tutte le creature viventi. Per questo ha ribadito: “Se la Catalogna ha rinunciato alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche corsa o pali“. Le polemiche, come sempre, però, non sono mancate. Gli abitanti di Siena, ad esempio, si sono immediatamente risentiti ed hanno pensato che si riferisse a loro direttamente e, per questo sono insorti, convinti che la loro città resta la protagonista in tal senso, visto che ospita la più famosa kermesse di tale tipo. Del resto l’esponente del governo non parlava soltanto ed in particolare della corsa dei cavalli, ma anche a tutte le altre iniziative collaterali organizzate in occasione dell’evento. “Ci sono manifestazioni – ha continuato – che prevedono l’uso dei cavalli, asini e che spesso sono crudeli con questi animali e ormai non hanno certamente più senso e di cui anzi potremo volentieri fare a meno”.

Curiosità: il riscaldamento globale non fa più saltare i canguri

Qual è la caratteristica peculiare dei canguri? Quella di saltare anche se in un futuro prossimo questo potrebbe non accadere più. Lo rivela un nuovissimo studio pubblicato da qualche settimana sul Zoological Journal of the Linnean Society portato avanti da un gruppo di paleontologi australiani della Flinders University di Adelaide e della Murdoch University di Perth. Gli esperti non hanno fatto altro che prendere in osservazione i fossili di 35 specie differenti di questo marsupiale e di fare un confronto con le generazioni più moderne. Il modo di muoversi si è modificato parecchio ed, infatti, il salto adesso non è in alto ma in lungo e, addirittura, per procacciarsi del cibo è più semplice “camminare”, motivo per il quale le abitudini dell’animale stanno cambiando. La causa di tutto questo sarebbe legata al riscaldamento globale.

A Capri autobus vietati ai cani

Si fa un gran parlare dell’abbattere le barriere che impediscono ai proprietari di cani di viaggiare in lungo e in largo per la penisola, godendosi le vacanze in compagnia del fedele amico a quattro zampe. Eppure, nonostante gli sforzi per garantire più spiagge aperte agli animali, le numerose campagne contro gli abbandoni e le tante strutture pet-friendly di cui vi abbiamo parlato spesso in queste ultime settimane, ci sono ancora notizie che lasciano un po’ di amaro in bocca.

Come quella che circola in queste ore sul divieto per i cani di salire sugli autobus nell’isola di Capri. I cani vengono paragonati a oggetti ingombranti, come lo sono ad esempio le biciclette e non possono di fatto utilizzare il trasporto pubblico.

I cani, in Iraq, sono malati di stress

I cani in Iraq sono stressati, sofferenti e angosciati. Del resto non è impossibile da prevedere una cosa del genere, visto che la guerra non può mai portarsi dietro nulla di buono. Non soltanto i soldati al fronte, quindi, vivono una situazione estrema o al limite, ma anche “l’amico più fedele”, lo accompagna in questa “discesa nell’inferno” e studi recenti hanno confermato che l’esperienza traumatica dei conflitti, può davvero trasformarli se non per sempre, almeno per lungo tempo. Quelli che arrivano negli Stati Uniti dopo la vita tra una sparatoria e l’altra, quindi, mostrano strani comportamenti che denotano un vissuto fatto di disagi e stenti e questo non è giusto per una creatura indifesa e sempre pronta a schierarsi dalla parte degli esseri umani.