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Calcoli renali nel gatto e terapia,veterinario spiega

Richiesta di consulto veterinario su calcoli renali gatto
Salve, scrivo per un grosso problema che affligge il mio Chicco (un micione di poco più di 4 anni aime’ castrato visto che vive in casa). In passato è stato curato un paio di volta di calcoli renali con antibiotici e fortunatamente è andato tutto bene entrambe le volte. Mercoledi scorso (10 giorni fa) abbiamo ravvisato nuovamente il problema visto che aveva difficoltà ad urinare: portato dal veterinario, questi ha confermato il sospetto dopo le solite analisi, ma stavolta la terapia ha previsto un ricovero di 5 giorni con annesso catetere ed iniezioni. Al gatto è stata fatta l’anestesia sia per mettere il catetere che per toglierlo. Dimesso, con terapia antibiotica a domicilio lo abbiamo dunque riportato a casa. […..] il gatto ha cominciato a non mangiare e bere più. Ho cambiato veterinario e gli hanno prescritto solo un antibiotico diverso….

Calcoli renali gatto terapia veterinario risponde

…….Partendo dal presupposto che da ieri ha anche quasi smesso di bere, non so più cosa fare. L’ho forzato nel mangiare con mezzo vasetto di omogenizzato diluito con acqua e datogli tramite siringa. Più tardi lo porterò in un’altra clinica dove pretendo che vengano eseguiti nuovamente tutti gli esami che occorrono, e speriamo che almeno il terzo veterinario riesca a darmi delle risposte valide, quello che finora non sono riusciti a fare gli altri, mi date quanlche consiglio per favore? Grazie per l’aiuto e per i consigli e spero vada tutto nel miglior modo possibile,..

Tipo di consulto: Veterinario Generale
Tipo di problema: Gatto con problemi di calcoli renali o ai reni

Risponde il dottor Fabio Maria Aleandri, Medico Veterinario e direttore sanitario del Centro Veterinario Aleandri, con sede in Roma. Per contatti diretti mail [email protected]     www.ambvetaleandri.eu

 

Gentile Sig.

Da quello che ho capito Chicco è andato incontro ad una occlusione delle vie urinarie, in particolare dell’uretra. Si tratta di una patologia abbasta frequente caratterizzata dalla formazione di una “tappo” di materiale ( può essere renella, oppure un vero e proprio calcolo oppure una accumulo di muco, fibrina, detriti cellulari ecc.. il c.d. plug) In questi casi la terapia prevede innanzitutto la rimozione dell’ostacolo. Questo si fa mediante cateterismo. Se necessario (ma si tende ad evitarlo) si può lasciare in sede il catetere per 2-3 gg, ma con un circuito chiuso per la raccolta delle urine e ricoverato. Di solito è necessario tenere il catetere solo se è presente un restringimento, stenosi, dell’uretra oppure se durante le manovre per rimuovere il materiale, l’uretra è stata molto lesionata. Successivamente si utilizzano antinfiammatori e farmaci che permettono il rilasciamento della muscolatura dell’uretra . Oltre a questo la terapia dipende da vari fattori. Se presenti batteri si deve utilizzare un antibiotico. Tenendo conto che solo il 3% delle cistiti nei gatti è di natura batterica e che sono coinvolti batteri molto resistenti, prima di ricorrere all’antibiotico bisogna eseguire una coltura batterica ed un antibiogramma. Se la coltura è negativa gli antibiotici sono inutili. Se il problema è legato alla presenza di calcoli, oppure a lesioni dell’uretra (stenosi) la terapia è chirurgica (rimozione dei calcoli, uretrotomia ecc…). La maggior parte delle cistiti tuttavia rientrano nel campo della c.d. cistite idiopatica (sono circo il 65% dei casi) . In questi casi la terapia è sintomatica (antinfiammatori, miorilassanti) nelle fasi acute, mentre, per la prevenzione, va tenuto conte che tra le cause le più importanti sono quelle legate allo stress ambientale. Quindi la cura passa attraverso riduzione dello stress, arricchimento ambientale, alimentazione appropriata ecc.. Nel suo caso non so dirle con sicurezza cosa sia successo, ma generalmente la situazione si complica quando il problema vescicale ha determinato un coinvolgimento del rene. Infatti spesso si associano lesioni renali che possono evolvere in una forma di insufficienza renale acuta anche molto grave. A questo si può sommare l’effetto dell’anestesia (ma dipende cosa hanno utilizzato) . Nei casi di ostruzione grave bisogna sempre approfondire la diagnostica (analisi del sangue, dell’urina, ecografia, TAC) e tenere i soggetti sotto terapia adeguata fino al ristabilirsi di una situazione generale normale. Spero che nel frattempo Chicco sia stato seguito in maniera appropriata e che il problema si sia risolto

Cordiali saluti

Dott. Fabio Maria Aleandri

Medico Veterinario

 

 

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