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Acquario dolce, scegliere le piante giuste

Ceratophyllumdemersum

All’interno di un ecosistema in miniatura come l’acquario, un ruolo di grande importanza è ricoperto dalla presenza di piante sane e rigogliose. Tranne che negli acquari di tipo africano, dove vengono utilizzate quasi esclusivamente rocce, possiamo dire che le piante sono protagoniste di tutti gli acquari di acqua dolce.

Così come per i pesci, anche le piante hanno esigenze in termini di caratteristiche dell’acqua: al momento dell’acquisto, quindi, occorre sempre valutare se la pianta che ci accingiamo ad acquistare è adatta all’ambiente che ricreiamo. Una caratteristica che è meglio privilegiare è la velocità di crescita delle piante: piante a crescita rapida ci permettono di consumare più velocemente quelle sostanze che possono inquinare l’acqua (nitrati, fosfati) e contrastare la crescita di alghe, oltre a fornire riparo agli ospiti che saranno presenti.

Le piante vanno acquistate anche in base ai propri gusti estetici, possibilmente valutando una piantumazione che dia profondità all’acquario: il sistema migliore per questo tipo di effetto è quello di avere piante basse in primo piano, aumentandone l’altezza man mano che andiamo verso il fondo. Così facendo, creeremo uno sfondo verde e naturale che renderà più godibile tutta la vasca, con una sorta di giardino sul primo piano.

Una volta acquistate le piante, queste vanno piantumate prestando attenzione ad una attenta pulizia delle radici dalla spugna (o lana) che le avvolge durante la permanenza delle vasche del negozio; le sostanze al loro interno possono essere tossiche se messe in vasca con pesci o crostacei. La piantumazione va effettuata a seconda delle esigenze della pianta: alcune hanno bisogno di essere interrate in quanto sono in grado di assumere nutrienti dal fondo, altre usano solo piccole radici per ancorarsi, altre ancora invece mal sopportano l’interratura e rischiano di marcire in queste condizioni. Consigliamo di eseguire la piantumazione immediatamente dopo la fine dell’allestimento, in modo da permettere subito l’avvio del ciclo di fotosintesi, alimentato dall’illuminazione scelta per la vasca e con un fotoperiodo variabile tra le 7 e le 9 ore.

L’illuminazione ricopre un ruolo molto importante sulla fotosintesi: poca luce, e le piante non riusciranno ad effettuare una buona fotosintesi, fino ad arrestare la propria crescita o addirittura deperire. D’altra parte, troppa luce rischia di far consumare tutti i nutrienti, con ancora una volta una sofferenza da parte delle piante.

Date le difficoltà che si incontrano nell’affacciarsi a questo splendido hobby, ecco alcune delle piante ritenute di più semplice gestione, che possono dare subito soddisfazioni al nuovo acquariofilo: Anubias, Ceratophillum Demersum, Echinodorus, Egeria Densa, Ceratopteris, Cryptocoryne, Hygrophila, Lemna Minor, Limnophilla Sessiflora e Vallisneria.

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